Grotte di Castelcivita, Fiume Calore, Ruderi Mulino ad acqua
preto de Vricciullo, Campania (Italia)
Vista 190 veces, descargada 1 veces
Fotos de la ruta



Descripción del itinerario
Nella parte settentrionale del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sono situate le Grotte di Castelcivita che costituiscono, con un totale di circa 4800 m di lunghezza, uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale.
Il sistema di cavità sotterranee, si apre a 94 m di altitudine, tra le rive del fiume Calore ed il versante sud-occidentale dei monti Alburni, mostrando da subito un suggestivo scenario di gallerie, ampi spazi e strettoie scavati dall’azione millenaria dell’erosione carsica sui calcari del Cretacico superiore (periodo in cui scomparvero i dinosauri) si presenta in tutto il suo splendore.
I reperti fossili dimostrano che queste grotte furono il primo e sicuro rifugio dell'uomo nel Paleolitico superiore, circa 40.000 anni fa.
La registrazione non tiene conto dell'effettiva percorrenza del percorso in quanto il GPS non ha efficacia in tale antro, pertanto restano le fotografie ma non il tracciato; tale situazione può costituire un incentivo alla visita diretta del luogo che si sviluppa in circa 1,2 km con la prima parte, turistica, si succedono le seguenti sezioni, riprese dalle particolari formazioni che si incontreranno: la Sala del Castello, la Sala del Coccodrillo, la Sala degli Ortaggi e la Pagoda.
Il luogo ha una stretta relazione con l'orografia del territorio (e non solo), le leggende storiche del luogo ed un manoscritto a cui si deve l'effettiva riscoperta e tutti gli interventi speleologici atti a renderne il luogo unico che ad oggi non risuona nel suo effettivo potenziale. La raccolta di acqua derivante dagli impluvi naturali del complesso di Monte La Nuda è foriera della sorgente del Fiume Calore che ha modellato e contribuito alla genesi di questo luogo, in particolare ne è una potente testimonianza il lago perenne che conclude la possibilità di proseguire in un antro che consta di circa 3 km noti e percorribili che destarono il primo interesse per la leggenda di Spartaco: si racconte che nel 71 a.C. nelle vicinanze delle Grotte di Castelcivita si svolse una cruenta battaglia tra le truppe dell’Impero Romano e quelle di Spartaco, il ribelle schiavo che tentò di sobillare l'ordine costituito. La battaglia fu vinta dai Romani , e si narra che lui insieme alla moglie (Norce) ed alcuni guerrieri feriti si siano rifugiati nelle Grotte di Castelcivita.
Dalla narrazione di questo evento negli anni delle prime esplorazione le grotte furono chiamate “Grotte di Norce e Grotte di Spartaco” che attirarono molti esploratori alla ricerca di un presunto tesoro.
I fratelli Ferrara furono coloro che realmente svelarono tal luogo, come è narrato nel manoscritto di Giovanni (successivamente colpito da problematiche psichiatrice) di cui se ne riporta uno stralcio :"Nel dì 7 Febbraio 1889 alle nove e mezzo antimeridiane io e il mio buon fratello Francesco ora defunto uscimmo di casa con due lucerne una bocettina d’olio alquanti fiammiferi e alcune pezzuole di lino per visitare la Grotta del Ponte. Ivi giunti dopo circa mezzora di cammino accedemmo i lumi e fummo dentro. Non essendo questo il luogo da farne la descrizione e dopo di aver detto che l’aria ivi rinchiusa è molta calda ed umida tiro innanzi. Pervenuti che fummo a un punto che secondo l’olio consumato nelle lucerne e il lento nostro procedere non può distare dall’entrata della grotta più di 300 metri ci si spensero i lumi senza che si fosse avvertito alcun movimento di aria o difficoltà di respiro. Volemmo riaccendere ma i pochi fiammiferi non presero fuoco. Ci voltammo indietro e nell’andar tentoni e giunti a una certa distanza nel fare una discesa molto più inclinata che non erano state le diverse salite qua e là fatte nell’entrare dentro ci accorgemmo di aver smarrito la via. Che fare? Credemmo esser meglio per noi arrestarci che andar per quei labirinti e ci arrestammo la dove il tonfo che facevan le gocce d’acque sull’acqua ci annuziava che prossimo a noi doveva essere un laghetto, dove avremmo potuto annegare. Ivi rimasti pregavamo Dio perché rivelasse ai nostri di casa il luogo dove erevamo e ci conservasse in vita ci confortavamo l’un l’altro e speravamo nell’aiuto divino che ci avrebbero impetrato la Vergine e S. Nicola ci esaminavamo la coscienza e chiedevamo perdono a Dio, e con questi pensieri ci addormentavamo. Quanto ci fummo destati facemmo le nostre preghiere e ne sentimmo gran conforto. Gia non molto passato di questa nostra veglia quando ci udimmo chiamare da vicino a voce stesa da coloro che ci ricercavano. Noi pieni di esultanza rispondevamo gridanto tutta voce senza essere uditi perché le loro grida erano continue ed echeggiavano per quelle caverne. A. dedarlo dal sonno e dalla veglia erevamo stati cinque giorni senza allontanarci molto dal luogo detto inanzi e quando che la divina provvidenza ci volesse almeno promettere di morire tra le braccia dei nostri Genitori quando io per ispegnere la sete sciesi al laghetto..."
Il sistema di cavità sotterranee, si apre a 94 m di altitudine, tra le rive del fiume Calore ed il versante sud-occidentale dei monti Alburni, mostrando da subito un suggestivo scenario di gallerie, ampi spazi e strettoie scavati dall’azione millenaria dell’erosione carsica sui calcari del Cretacico superiore (periodo in cui scomparvero i dinosauri) si presenta in tutto il suo splendore.
I reperti fossili dimostrano che queste grotte furono il primo e sicuro rifugio dell'uomo nel Paleolitico superiore, circa 40.000 anni fa.
La registrazione non tiene conto dell'effettiva percorrenza del percorso in quanto il GPS non ha efficacia in tale antro, pertanto restano le fotografie ma non il tracciato; tale situazione può costituire un incentivo alla visita diretta del luogo che si sviluppa in circa 1,2 km con la prima parte, turistica, si succedono le seguenti sezioni, riprese dalle particolari formazioni che si incontreranno: la Sala del Castello, la Sala del Coccodrillo, la Sala degli Ortaggi e la Pagoda.
Il luogo ha una stretta relazione con l'orografia del territorio (e non solo), le leggende storiche del luogo ed un manoscritto a cui si deve l'effettiva riscoperta e tutti gli interventi speleologici atti a renderne il luogo unico che ad oggi non risuona nel suo effettivo potenziale. La raccolta di acqua derivante dagli impluvi naturali del complesso di Monte La Nuda è foriera della sorgente del Fiume Calore che ha modellato e contribuito alla genesi di questo luogo, in particolare ne è una potente testimonianza il lago perenne che conclude la possibilità di proseguire in un antro che consta di circa 3 km noti e percorribili che destarono il primo interesse per la leggenda di Spartaco: si racconte che nel 71 a.C. nelle vicinanze delle Grotte di Castelcivita si svolse una cruenta battaglia tra le truppe dell’Impero Romano e quelle di Spartaco, il ribelle schiavo che tentò di sobillare l'ordine costituito. La battaglia fu vinta dai Romani , e si narra che lui insieme alla moglie (Norce) ed alcuni guerrieri feriti si siano rifugiati nelle Grotte di Castelcivita.
Dalla narrazione di questo evento negli anni delle prime esplorazione le grotte furono chiamate “Grotte di Norce e Grotte di Spartaco” che attirarono molti esploratori alla ricerca di un presunto tesoro.
I fratelli Ferrara furono coloro che realmente svelarono tal luogo, come è narrato nel manoscritto di Giovanni (successivamente colpito da problematiche psichiatrice) di cui se ne riporta uno stralcio :"Nel dì 7 Febbraio 1889 alle nove e mezzo antimeridiane io e il mio buon fratello Francesco ora defunto uscimmo di casa con due lucerne una bocettina d’olio alquanti fiammiferi e alcune pezzuole di lino per visitare la Grotta del Ponte. Ivi giunti dopo circa mezzora di cammino accedemmo i lumi e fummo dentro. Non essendo questo il luogo da farne la descrizione e dopo di aver detto che l’aria ivi rinchiusa è molta calda ed umida tiro innanzi. Pervenuti che fummo a un punto che secondo l’olio consumato nelle lucerne e il lento nostro procedere non può distare dall’entrata della grotta più di 300 metri ci si spensero i lumi senza che si fosse avvertito alcun movimento di aria o difficoltà di respiro. Volemmo riaccendere ma i pochi fiammiferi non presero fuoco. Ci voltammo indietro e nell’andar tentoni e giunti a una certa distanza nel fare una discesa molto più inclinata che non erano state le diverse salite qua e là fatte nell’entrare dentro ci accorgemmo di aver smarrito la via. Che fare? Credemmo esser meglio per noi arrestarci che andar per quei labirinti e ci arrestammo la dove il tonfo che facevan le gocce d’acque sull’acqua ci annuziava che prossimo a noi doveva essere un laghetto, dove avremmo potuto annegare. Ivi rimasti pregavamo Dio perché rivelasse ai nostri di casa il luogo dove erevamo e ci conservasse in vita ci confortavamo l’un l’altro e speravamo nell’aiuto divino che ci avrebbero impetrato la Vergine e S. Nicola ci esaminavamo la coscienza e chiedevamo perdono a Dio, e con questi pensieri ci addormentavamo. Quanto ci fummo destati facemmo le nostre preghiere e ne sentimmo gran conforto. Gia non molto passato di questa nostra veglia quando ci udimmo chiamare da vicino a voce stesa da coloro che ci ricercavano. Noi pieni di esultanza rispondevamo gridanto tutta voce senza essere uditi perché le loro grida erano continue ed echeggiavano per quelle caverne. A. dedarlo dal sonno e dalla veglia erevamo stati cinque giorni senza allontanarci molto dal luogo detto inanzi e quando che la divina provvidenza ci volesse almeno promettere di morire tra le braccia dei nostri Genitori quando io per ispegnere la sete sciesi al laghetto..."
Puntos de interese
Comentarios (31)
Si quieres, puedes dejar un comentario o valorar esta ruta
Grotta interessante...le formazioni di stalattiti sono impressionanti...grazie per aver condiviso questa esperienza amico Marchese 18 👍👏👏👏
Interessant recorregut.
Una abraçada ll Marchese 18.
👏👏👏👏👏
Muchas gracias por compartir tus experiencias Crack 🤩 Un fuerte abrazo y Ciao amigo Marchese Nos vemos en la Montaña!!!!
Muchas gracias amiga Inma, desafortunadamente las profundidades de la cueva han impedido que el GPS registre la ruta. Las fotos eran demasiado bonitas y quería compartirlas igualmente, sobre todo porque cada sala tiene su historia. Dentro de la cueva también hay un tramo espeleológico para expertos, pero yo no estoy listo para hacerlo. Un abrazo de cueva😊
Hermosa visita a la gruta disfrutando de unos rincones hermosos.
Muchas felicidades amigo.
Muchas gracias Josep, mucha montaña ⛰️
Muchas gracias a ti, Peplo, un fuerte abrazo
Muchas gracias Fernando, este fue un bautizo para hacer algo desafiante la próxima vez, tratando de encontrar una técnica para grabar los 12 km, ida y vuelta, en profundidad. Mucha montaña !
Preciosa incursión a esa bonita cavidad. Gracias por compartir. Un abrazo.
Que maravilla la gruta. Enhorabuena y muchas gracias por la ruta y las fotos.
Espectacular cavidad excelentes fotografías un abrazo
Una magnífica y espectacular visita a las Cuevas de Castelcivita con un recorrido interesante y hermoso. Excelentes fotografías que muestran la belleza y singularidad del lugar.
Enhorabuena y gracias por compartir esta maravillosa experiencia.
-------------------------------
Una visita magnifica e spettacolare alle Grotte di Castelcivita con un tour interessante e bellissimo. Ottime fotografie che mostrano la bellezza e l'unicità del luogo.
Congratulazioni e grazie per aver condiviso questa meravigliosa esperienza 👍👏👏👏
Maravilloso recorrido, gracias por compartir, un abrazo❤️❤️❤️❤️❤️
Bonita actividad de espeleología, con preciosas fotos.
Un abrazo y mucha montaña.
¡Il Marchese, qué pasada de ruta nos has compartido! Las fotos de las Grotte di Castelcivita y el Fiume Calore son una auténtica joya, y esos Ruderi del Mulino ad acqua le dan un toque mágico al paisaje. Se nota que fue una aventura llena de naturaleza y buen rollo. Gracias por dejarnos viajar contigo a través de tus imágenes, ¡ya quiero sumarme a la próxima escapada contigo!
Complimenti carissimo Marchese,bellissima escursione speleologica,non conoscevo quel posto
Muchas gracias Gruta, una ruta en una espectacular gruta. Un abrazo y mucha montaña
Muchas gracias por tu valoración, Viator, mucha montaña ⛰️
Grazie mille Joan e Dolors, una magnifica visita all'interno di queste complesse cavità, peccato che la registrazione non sia ottimale. Buone escursioni a voi!
Muchas gracias Francisco, un fuerte abrazo
Mucha gracias por tu comentario, Alfredo, un abrazo y mucha montaña
Grazie mille Jordi, una prima esplorazione che ne richiede un'altra più approfondita. Buone escursioni!
Grazie mille Moschettiere, il Cilento riserva tantissime sorprese ancora da scoprire
Gracias por compartir tus experiencias con bonitas fotos. Un abrazo y mucha montaña
Grazie mille Emilio, un abbraccio e buone escursioni
Preciosa ruta y gran cueva......espectacular
Grazie mille Nando, buone escursioni
Increíble!
Una visita affascinante e spettacolare alle Grotte di Castelcivita, con un percorso tanto interessante quanto suggestivo.
Fotografie magnifiche che catturano e trasmettono la bellezza e l’unicità di questo luogo.
Complimenti e grazie per aver condiviso questa splendida esperienza!
Ottimo percorso. Ottime foto e spiegazioni. Cordiali saluti.
Grazie mille Alfredo, Posets e Tetititu, un abbraccio e buone escursioni